MUSCOLI EPICONDILOIDEI
La capsula è rinforzata da legamenti molto resistenti. La superficie mediale dell’articolazione è stabilizzata dal legamento collaterale ulnare.
Questo legamento si estende dall’epicondilo mediale dell’omero al processo coronoideo dell’ulna anteriormente e posteriormente all’olecrano. Il legamento collaterale radiale stabilizza la superficie laterale dell’articolazione estendendosi tra l’epicondilo laterale dell’omero e il legamento anulare, che unisce la testa del radio all’ulna.
Dall’epicondilo e dall’epitroclea si inseriscono una serie di muscoli che permettono il movimento dell’avambraccio del polso e della mano.
I muscoli epicondiloidei, che originano dall’epicondilo omerale, permettono i movimenti di estensione delle dita e del polso;
MUSCOLO ESTENSORE
Il muscolo estensore comune delle dita è situato nella parte postero laterale dell’avambraccio. E’ un muscolo superficiale che origina dalla faccia posteriore dell’epicondilo laterale dell’omero, dal legamento collaterale laterale, dal legamento anulare del radio e dalla fascia antibrachiale. Si inserisce sulle falangi delle dita.
La sua funzione principale è quella di estendere e allargare le dita (escluso il pollice). E’ il muscolo più efficiente nella flessione dorsale della mano e partecipa inoltre all’abduzione ulnare.
Il muscolo estensore ulnare del carpo è un muscolo superficiale della regione posteriore dell’avambraccio
Ha origine sulla faccia posteriore dell’epicondilo dell’omero e fascia antibrachiale e, dal margine posteriore dell’ulna e dall’articolazione del gomito.
Si dirige obliquamente verso il margine inferiore mediale dell’avambraccio e giunge alla base del 5° osso metacarpale.
Con la sua contrazione estende e adduce la mano. Nonostante il nome, l’azione principale del muscolo è l’adduzione della mano.
Il muscolo estensore proprio del mignolo è un muscolo superficiale della regione posteriore dell’avambraccio. Origina dalla faccia posteriore dell’epicondilo omerale e dalla fascia antibrachiale. Durante il suo decorso si fonde col tendine dell’estensore comune delle dita a livello del 5° metacarpale.
Con la sua azione estende il 5° dito e collabora alla flessione dorsale e all’abduzione ulnare della mano.
Fa parte dei muscoli epicondiloidei anche il muscolo anconeo ma non ha funzioni attive sul polso e la mano. (collabora con il muscolo tricipite nell’estensione dell’avambraccio).
MUSCOLI EPITROCLEARI
I muscoli epitrocleari, che originano dall’epitroclea, permettono i movimenti di pronazione (la rotazione dell’avambraccio che si compie per svitare usando un cacciavite con la mano destra) e di flessione delle dita e del polso (il movimento che si compie per fare il pugno o per avvicinare la mano alla bocca quando il gomito è fermo).
MUSCOLO PRONATORE ROTONDO
È il muscolo più laterale dello strato superficiale e attraversa obliquamente la metà superiore dell’avambraccio, dall’alto in basso e dall’interno all’esterno. Prende origine con due fasci, il capo omerale e il capo ulnare.
Il capo omerale parte dalla faccia anteriore dell’epitroclea, dal margine mediale dell’omero e dalla fascia brachiale.
Il capo ulnare sorge dalla faccia mediale del processo coronoideo dell’ulna. Termina con un tendine appiattito che si fissa alla parte media della faccia laterale del radio. La sua azione è quella di ruotare il radio all’interno (pronazione) e flette l’avambraccio.
Il muscolo flessore radiale del carpo è uno dei muscoli dello strato superficiale anteriore dell’avambraccio. Origina sull’epitroclea mediale dell’omero, sulla fascia superficiale dell’avambraccio e dai setti intermuscolari circostanti. Le sue fibre si dirigono in basso per inserirsi alla base del 2° osso metacarpale.
Con la sua azione flette, abduce e ruota all’interno (PRONAZIONE) il polso. Essendo un muscolo biarticolare collabora, seppur minimamente, alla flessione del gomito.
MUSCOLO FLESSORE
Il muscolo flessore ulnare del carpo è il più interno dei muscoli epitrocleari. Origina con due capi: il capo omerale ed il capo ulnare. Il capo omerale, il più piccolo tra i due, origina dalla faccia anteriore dell’epicondilo mediale dell’omero, dalla fascia antibrachiale e dai setti intermuscolari circostanti.
Il capo ulnare origina dal margine mediale dell’olecrano dell’ulna e dai 2/3 superiori del margine posteriore dell’ulna.
Prima della sua inserzione si connette con la fascia antibrachiale tramite un’espansione aponeurotica.
Si inserisce con un tendine comune all’osso pisiforme e continua sull’uncinato e sul 5° osso metacarpale.
Con la sua azione flette, adduce e ruota esternamente (supinazione) la mano.
MUSCOLO BRACHIALE
Altri importanti muscoli che si inseriscono sul gomito sono il bicipite brachiale ed il brachiale anteriormente, i quali permettono il movimento di flessione del gomito e di supinazione dell’avambraccio (la rotazione dell’avambraccio che permette al palmo della mano di rivolgersi verso l’alto) ed il tricipite brachiale posteriormente, il quale permette il movimento di estensione del gomito.
MUSCOLO PALMARE
Il muscolo palmare lungo è un muscolo anteriore dello strato superficiale dell’avambraccio. Esso si trova tra il flessore radiale del carpo e il flessore ulnare del carpo, ma può mancare in un certo numero di casi. Nasce dall’epitroclea, dalla fascia antibrachiale e dai setti intermuscolari.
Nel terzo medio dell’avambraccio il muscolo prosegue nel tendine d’inserzione che termina poi nell’aponeurosi palmare. A livello del carpo, il tendine passa sulla faccia anteriore del legamento trasverso del carpo cui aderisce. Contraendosi tende l’aponeurosi palmare e flette la mano.
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