impingement

L’Impingement è una sindrome da conflitto in cui femore e acetabolo giungono in conflitto tra loro durante il normale arco di movimento dell’anca, causando dolore e precoce degenerazione artrosica. Questo può essere legato a due tipi morfologici:

il tipo CAM consiste in un’alterazione del passaggio cervico-cefalico, che presenta una prominenza antero-esterna, la quale entra in conflitto con il tetto acetabolare nel corso dei movimenti di flessione e rotazione interna. Questo tipo di impingement è il più dannoso, in quanto provoca dolore solo in fase tardiva, quando il danno cartilagineo è già instaurato;

il tipo Pincer consiste in una prominenza antero-superiore del bordo acetabolare. Questa entra in conflitto con il femore nel corso dei movimenti di flessione e rotazione interna, provocando la rottura del labbro acetabolare, e quindi sintomatologia ad insorgenza precoce.
La rottura del labbro acetabolare può verificarsi anche come evento isolato a seguito di traumi distorsivi, causando dolore e sensazione di scatto.

COME SI MANIFESTA


Il conflitto femoro-acetabolare è caratterizzato dal dolore inguinale e talvolta gluteo, che esordisce in genere in modo subdolo, episodico, dopo uno sforzo fisico (una partita di calcio, una giornata sugli sci).

Dapprima il disturbo viene avvertito solo nei movimenti di flessione e rotazione interna dell’anca (ad es. quando si accavallano le gambe o quando ci si piega in avanti da seduti per calzare una scarpa), ma con il tempo esso diventa sempre più frequente, fino a determinare l’abbandono delle attività sportive.

Successivamente il dolore inizia a manifestarsi già con la camminata veloce. Inconsapevolmente il paziente accorcia il passo (per ridurre la flessione dell’anca) e porta la punta del piede verso l’esterno (per evitare la rotazione interna dell’anca). In assenza di trattamento, il paziente giunge in breve alla claudicazione.

TRATTAMENTO


Qualsiasi sia la situazione patologica è comunque necessario fare una appropriata fisioterapia e naturalmente, in PHYSIOLIFE teniamo fede alla nostra filosofia che è quella di seguire un metodo, attraverso un’analisi personalizzata con precisi protocolli e non applicare una tecnica. Il tutto effettuato da una equipe di professionisti preparati e aggiornati, per cui anche il trattamento dell’anca verrà inserito in un contesto molto più articolato e arricchito di competenze.

Il primo obiettivo è quello di eliminare rapidamente il dolore e l’infiammazione all’anca con terapie strumentali di ultima generazione come la Tecarterapia, che aumenta il flusso sanguigno attivando un ricambio cellulare e scaldando in profondità il muscolo oppure il Laser ad alta potenza per la sua azione antinfiammatoria e antidolorifica.

Queste ed altre terapie d’eccellenza come l’Ipertermia, riducendo il dolore e l’infiammazione, consentono di recuperare gradualmente e in modo corretto la completa mobilità dell’anca, togliendo i compensi e potenziando attivamente i muscoli che stabilizzano l’articolazione. Una delle tecniche di lavoro che usiamo praticamente sempre nella riabilitazione dell’anca è l’Idrokinesiterapia. La riabilitazione in acqua infatti, ci consente di muovere più facilmente e in totale sicurezza l’anca.
Un dolore all’anca, se dura nel tempo e non viene trattato in maniera approfondita e tempestiva può innescare dei compensi che modificano la nostra postura causando delle disfunzioni e delle alterazioni del rachide oltre ad una degenerazione della testa del femore e dell’acetabolo.

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