PALLANUOTO: 10 INFORTUNI PIÙ COMUNI, COME EVITARLI
CENNI STORICI
La pallanuoto è considerato uno degli esercizi sportivi più completi perché atto a sviluppare gli arti superiori e inferiori e il torace e come attività agonistica è diffuso in tutto il mondo ed è una delle specialità più importanti dei giochi olimpici.
Si ha notizia di gare di nuoto fin dall’antichità romana. Già a Roma, infatti, nei tempi dell’Impero, per dire che una persona era incapace, inetta, si usava il detto “non sa leggere, né nuotare…“.
Tale detto ha origini greche: sebbene non fosse uno sport incluso nelle Olimpiadi antiche, già i Greci prima ancora dei Romani lo praticavano ritenendolo uno sport nobile tanto che Platone considerava una persona non istruita chi non fosse in grado di nuotare.
PATOLOGIE
Nella pallanuoto moderna il continuo aumento di allenamenti sempre più specifici e funzionali ha portato conseguenze non solo sulle capacità atletiche degli sportivi consentendogli di migliorare le proprie prestazioni ma, proprio per questo, ha anche comportato una maggiore attenzione sull’apparato muscolare e, in particolare, sulle articolazioni di questi atleti.
Sappiamo bene che le patologie più frequenti che si riscontrano fra i pallanuotisti sono legate a sindromi da overdose a carico di spalla, ginocchio, gamba e piedi.
Altre problematiche che si possono incontrare sono:
- Instabilità articolare del gomito
- Sindrome dello stretto toracico superiore
- Sintomi dolorosi a livello del legamento collaterale mediale e del margine inferiore e mediale della rotula
- Retrazione del muscolo ileo-psoas con ripercussioni sulle funzionalità dell’anca, dell’articolazione coxo-femorale e sulla bassa schiena
- Lesioni a carico della mano, spesso rappresentate da lacerazioni dovute per lo più a lateralizzazioni violente delle dita che possono addirittura portare alla frattura delle falangi
LESIONI NELLA PALLANUOTO
Tra le molteplici casistiche di lesioni, di seguito elenchiamo gli infortuni nella pallanuoto più diffusi.
Contusioni al volto o alla testa – Nella pallanuoto, la testa è una delle aree più esposte all’impatto della palla che può viaggiare anche a 70 km/h. Ma non mancano anche altri contatti traumatici con gli altri giocatori. Una delle lesioni più comuni è senz’altro la lacerazione dell’area sopraorbitale.
Otite esterna – Una patologia particolarmente diffusa tra chi spende molto tempo in acqua. È anche detta otite del nuotatore.
Trauma al timpano – Un altro trauma al quale sono soggetti spesso i giocatori di pallanuoto è il trauma al timpano causato da un contatto a mano aperta sul lato della testa. L’aumento di pressione nel canale uditivo può causare la rottura del timpano.
Dislocazione della spalla – Patologia articolare tra le più frequenti, causata dal sovraccarico funzionale al quale è sottoposta la spalla.
La spalla del nuotatore – Il dolore alla spalla per l’infiammazione dei tendini della cuffia dei rotatori è un trauma che la pallanuoto ha in comune con il più classico nuoto.
Gomito del tennista – Un tipo di trauma che caratterizza gli sport di lancio. L’epicondilite è l’infiammazione dei tendini del gomito.
Traumi a dita, polsi e caviglie – La pallanuoto costringe a un gioco ravvicinato con gli altri giocatori, nei quali i contatti (anche violenti) sono frequenti. Ne risentono soprattutto le dita di piedi e mani e i legamenti del polso e della caviglia.
Ernia inguinale – Questo trauma chiamato anche pubalgia dell’atleta si manifesta come un dolore al basso ventre.
Traumi al ginocchio – Nella pallanuoto, per rimanere a galla in posizione verticale, i giocatori compiono movimenti circolari degli arti inferiori che possono portare a traumi del ginocchio dovuti al sovraccarico funzionale.
Sindrome da impingement sub-acromiale: Riduzione dello spazio articolare dove agiscono i tendini dei muscoli sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo e sottoscapolare, muscoli che insieme costituiscono la cuffia dei rotatori. Come spiegano Dave Salo e Scott Riewald nel testo Complete Conditioning for Swimming ( molte delle tecniche di nuotata pongono la spalla in una posizione di “pizzicatura” soprattutto a carico del muscolo sovraspinato, nella quale il braccio è completamente disteso davanti alla testa, mentre la spalla è ruotata verso l’interno. Entrano poi in gioco altri fattori: l’errato posizionamento del braccio, la debolezza muscolare, la scarsa flessibilità, la mancanza di mobilità, la stanchezza e lo stress.
ALLENAMENTO NELLA PALLANUOTO
Tutti questi infortuni nella pallanuoto sono dovuti a molteplici fattori che vanno dalla predisposizione fisica di ogni singolo atleta, all’allenamento massacrante di almeno 7 ore giorno (per atleti professionisti) che spingono il corpo al suo limite assoluto.
Una preparazione atletica specifica che studia la persona che si cela dietro l’atleta con tutte le sue caratteristiche è sicuramente il test del FMS .
Il test Functional Movement Systems rappresenta una serie di test che permettono al preparatore atletico di analizzare la persona e metterla in condizioni di esprimersi al massimo delle sue potenzialità fisiche.
Nel video potrete vedere un programma di allenamento consigliato da preparatori atletici