QUALI SONO I TRATTAMENTI PER IL “GOMITO DEL TENNISTA”
Con epicondilite s’intende un’affezione del gomito scatenata dall’infiammazione cronica del tendine del muscolo estensore radiale breve del carpo, la cui funzione è quella di estendere il polso.
L’epicondilo è un distretto anatomico che di trova all’altezza dell’articolazione del gomito: è facilmente individuabile portando il braccio a 90 gradi, piegando il gomito e ruotando la mano ponendo il palmo verso il basso.
Tradizionalmente questa patologia viene chiamata gomito del tennista, ma colpisce anche i soggetti che svolgono particolari lavori o talvolta nessuna attività particolarmente pesante. Anche la semplice attività di scrivere, digitare sulla tastiera, guidare, sono tutte azioni che sollecitano molto questo muscolo.
SINTOMI
I sintomi del gomito del tennista si sviluppano gradualmente. Nella maggior parte dei casi, il dolore inizia come lieve e lentamente peggiora nel corso di settimane e mesi. Di solito non esiste un trauma o un evento specifico associato con l’inizio dei sintomi.
I sintomi spesso peggiorano con l’attività dell’avambraccio, come quella di tenere una racchetta, girare una chiave, o agitare le mani. Il braccio dominante è interessato più frequentemente, tuttavia entrambi i gomiti possono essere colpiti. Come per altri disturbi a carico del gomito, è importante effettuare un corretto esame obiettivo della spalla per escludere quest’ultima come causa primaria, nello squilibrio muscolo-articolare dell’arto superiore.
COSA FARE
Se persiste la sintomatologia dolorosa, va presa in esame il trattamento di fisioterapia per l’epicondilite, il prima possibile, per evitare fenomeni di cronicità, che possono allungare di molto la guarigione.
La prima cosa da fare è sicuramente il riposo e quindi ogni azione che causa il dolore. È consigliata, inoltre, la crioterapia: borsa del ghiaccio classica, con cubetti, da mettere sulla zona dolorosa per almeno 15 minuti, 3 volte al giorno. Sono anche utili i bagni nell’acqua fredda o la guaina elastica impregnata d’acqua fredda. Specifici esercizi sono utili per rinforzare i muscoli dell’avambraccio. Il fisioterapista può anche eseguire ultrasuoni, massaggi con ghiaccio, elettrostimoli per migliorare la guarigione del muscolo.